Pur essendo considerato il “teorico dell’egemonia”, e non occupandosi in forma prevalente dei “Sud del mondo”, Gramsci è un autore di riferimento per i popoli impegnati nelle lotte di liberazione dall’oppressione coloniale. La ragione di questo apparente paradosso va ricercata in un fattore non sufficientemente approfondito: egli è figlio consapevole di un’Isola povera, contadina e periferica, storicamente assoggettata a forme molteplici di dominazione e passivizzazione. Con un simile retroterra, all’interno di un lungo processo di definizione politica e filosofica, Gramsci concepisce l’emancipazione umana come prosecuzione, completamento e rovesciamento dei valori universali immanenti alle rivoluzioni borghesi. Tematizzando in maniera originale e unitaria il rapporto tra esigenze di interpretazione e trasformazione del mondo, l’autore dei Quaderni rielabora la questione del rinnovamento del marxismo, fornendo categorie analitiche indispensabili all’aggiornamento concettuale di questa visione del mondo.
G. Fresu, Questioni gramsciane. Dall’interpretazione alla trasformazione del mondo, Meltemi, Milano 2024 (360 pagine, 24 euro)
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