La Seconda Scuola Internazionale di Studi dedicati a Gramsci

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“L’Unione Sarda”, 11/08/2016

Il pensiero di Antonio Gramsci ha portato la Sardegna in giro per il mondo, ora, con la Seconda Scuola internazionale di Studi Gramsciani (Ghilarza Summer School), (dal 5 al 10 settembre a Ghilarza), riporta un po’ di quel mondo da noi, in Sardegna. La GSS, nata dalla collaborazione tra l’Associazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, la Fondazione Istituto Gramsci (Roma), l’International Gramsci Society (IGS) e il Laboratorio di Studi internazionali gramsciani dell’Università di Cagliari, e con il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna, è oramai una realtà consolidata e riconosciuta a livello internazionale.

Come sappiamo, il 2017 sarà l’Ottantesimo anniversario della morte del pensatore sardo e questa iniziativa apre, anticipandole, le celebrazioni dell’anno gramsciano richiamando studiosi e docenti da tutto il mondo nel piccolo centro del Guilcer. L’attività della GSS è resa feconda dall’incontro tra approcci e metodologie diverse suscitate dall’opera di Gramsci nei diversi Paesi. I docenti della Scuola sono così nomi illustri del firmamento gramsciano mondiale, come Joseph A. Buttigieg (University of Notre Dame, Indiana/USA), Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Romain Descendre (ENS, Lyon), Gianni Francioni (Università di Pavia), Fabio Frosini (Università di Urbino), Francesca Izzo (Università di Napoli “L’Orientale”), Anne Showstack Sassoon (Birkbeck, University of London), André Tosel (Université de Nice Sophia Antipolis), Jean-Claude Zancarini (ENS, Lyon), Cosimo Zene (SOAS, University of London).

Gli studenti che parteciperanno ai lavori sono stati scelti secondo i termini di un bando che ha assegnato 15 borse, sulla base dei progetti di ricerca e dei curriculum vitae presentati, alla fine di un lungo processo selettivo curato dal Comitato Scientifico della GSS con domande provenienti da tre continenti. Del corpo di studiosi cui è stata attribuita la borsa, 4 provengono dall’Italia, 6 dall’America Latina (3 dal Brasile, 2 dall’Argentina e 1 dal Messico), 2 dagli USA, 2 dalla Francia e 1 dall’Inghilterra. Al di là dei momenti seminariali, la GSS ha previsto alcuni incontri pubblici con i suoi docenti, per coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma anche quanti avessero semplicemente interesse a intercettare questo momento di discussione e approfondimento.

Ad ogni edizione i lavori della scuola sono definiti attorno a un argomento, quello di quest’anno ha per titolo “L’estensione della ideologia: folclore, senso comune, buon senso, filosofia”. Un plesso tematico ricco nel quale rientrano ambiti disciplinari differenti e da cui si dipanano alcuni nodi essenziali relativi ai rapporti tra dominio ed egemonia, contribuendo a definire in forme più complesse e moderne il concetto stesso di ideologia. Una visione più ampia dunque, alla luce delle diverse articolazioni culturali nella società civile e delle forme consapevoli o spontanee, organiche e coerenti o contraddittorie, in cui si formano le diverse visioni del mondo tra loro in conflitto. Proprio a partire da questa complessità, Gramsci ha studiato quanto l’esclusività delle funzioni intellettuali, la tendenza a presentare il sapere, la filosofia “il dirigere” come un qualcosa di riservato a una casta specializzata, sia uno tra i più formidabili strumenti di governo sulle grandi masse popolari. Ogni uomo è un filosofo secondo Gramsci, partecipa a una determinata visione del mondo, aderisce a quella «filosofia spontanea» che si compone del linguaggio, del «senso comune» e del «buon senso», della «religione popolare» nella quale si manifestano le opinioni, le superstizioni, le credenze proprie di ciò che viene definito folclore. Tuttavia questa «filosofia spontanea» è imposta agli individui meccanicamente dall’ambiente esterno  e dai gruppi sociali a cui questi appartengono fin dal loro ingresso «nel mondo cosciente», dunque perché i subalterni acquisiscano piena coscienza di sé devono andare oltre la «filosofia spontanea», giungere al momento della critica e della consapevolezza, la sola capace di determinare la loro trasformazione in soggetti attivi e protagonisti dei processi storici.

Questioni non oziose, o di archeologia intellettuale, ma estremamente attuali, perché centrali e operative nelle società moderne dominate dai grandi mezzi di comunicazione di massa, il cui approfondimento ci aiuta a leggere in maniera più unitaria, meno superficiale ed episodica, gli aspetti essenziali della realtà culturale, sociale e politica che ci circonda.

 

Gianni Fresu

professore associato Universidade Federal de Uberlandia (MG/Brasil), Comitato Scientifico GSS

São Paulo, 9 de julho 2016, lançamento (presentazione) Lênin leitor de marx.

L-sp

 

No dia 9 de julho (sábado), às 18 horas, haverá na sede nacional do PCdoB (R. Rego Freitas,192 – República – São Paulo) o lançamento coletivo de três obras tratando do marxismo sob a ótica leninista: “A esquerda Ausente” de Domenico Losurdo, “Lenin, leitor de Marx” de Gianni Fresu e “Linhas Vermelhas: marxismo e dilemas da revolução”, de Augusto Buonicore. Da mesa também participarão o professor Marcos Aurélio da Silva (UFSC) e Walter Sorrentino (vice-presidente do PCdoB).

09/03/2016, quinto seminario su A. Gramsci: “Ogni uomo é un filosofo”. Gli intellettuali e la natura dei rapporti tra governanti e governati.

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“Gramsci Lab”

Laboratorio internazionale di studi gramsciani

Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari

 

Ciclo di seminari di introduzione al pensiero di Antonio Gramsci nell’ambito del progetto “Leggere le relazioni internazionali Nord-Sud tramite le categorie gramsciane”.

 

Il quinto e ultimo seminario di Gianni Fresu si terrà il prossimo mercoledì 9 marzo 2016, alle 16:00, presso l’ Aula Magna Facoltà ex Scienze Politiche, viale S. Ignazio 78 di Cagliari.

Tema affrontato:

“Ogni uomo é un filosofo”:

gli intellettuali e la natura dei rapporti tra governanti e governati

Per Gramsci il rapporto governanti governati è conseguente alla divisione del lavoro, alla distinzione tra funzioni intellettuali e manuali: «ogni uomo è un filosofo», è l’organizzazione tecnica a farne un diretto e non un dirigente, pertanto se lo scopo principale di un partito consiste nel formare dirigenti il suo dato di partenza deve risiedere nel non ritenere naturale e immodificabile quella distinzione. Il problema dell’assenza di un rapporto organico di rappresentanza in politica non riguardava solo i partiti di élite della tradizione liberale, dove la funzione di direzione era esercitata unilateralmente da uomini di cultura, ma anche i cosiddetti partiti di massa del movimento operaio. Se le masse in un partito non hanno altra funzione al di là della fedeltà militare verso i gruppi dirigenti il rapporto dualistico è esattamente lo stesso: «la massa è semplicemente di manovra e viene occupata con prediche morali, con pungoli messianici di attesa di età favolose in cui tutte le contraddizioni e miserie presenti saranno automaticamente risolte e sanate» Un partito serio, non l’espressione arbitraria di individualismi, deve essere portatore di qualcosa di simile allo spirito statale, un sentimento di appartenenza che lega il presente e il futuro con la tradizione e rende i suoi cittadini solidali con l’azione storica delle forze spirituali e materiali nazionali.

14/01/2016, Quarto seminario su A.Gramsci: La sfida dei Quaderni, alle origini delle nostre contraddizioni nazionali.

GRLAB

“Gramsci Lab”

Laboratorio internazionale di studi gramsciani

Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari

 

 

Il Quarto seminario di Gianni Fresu dal titolo La sfida dei Quaderni: alle origini delle nostre contraddizioni nazionali, (che si terrà a Cagliari il prossimo giovedì 14 dicembre 2015, alle 16:00, presso l’ Aula Magna Facoltà ex Scienze Politiche, viale S. Ignazio 78 di Cagliari), si occuperà di questi temi: 

 

  • L’avvio tormentato di un lavoro «disinteressato»             
  • Il trasformismo permanente;                                                                                                                      
  • «Il vecchio muore e il nuovo non può nascere»: esiti regressivi e progressivi delle «crisi organiche».

 

Nel carcere di Turi l’8 febbraio 1929, due anni dopo l’arresto, Gramsci inizia la stesura dei Quaderni. In carcere lo studio è un metodo di resistenza all’abbruttimento intellettuale, strumento di sopravvivenza sia fisica sia politica. Come ha scritto Valentino Gerratana, dalla tensione tra queste due esigenze prendono forma i Quaderni, un lavoro composto di appunti e riflessioni destinati ad ulteriore definizione, eppure di straordinaria ricchezza, tanto da essere ritenuto irrinunciabile per tanti ambiti scientifici molto diversi tra loro. Dalla critica letteraria alla linguistica, dalla storia alla scienza politica, dalla pedagogia al teatro. Un’opera, attualmente, oggetto di studi scienitici approfonditi negli USA, in Inghilterra, Giappone, India, Brasile e Messico  ben più di quanto non lo sia in Italia. Nei Quaderni emerge il rigore politico e insieme la spietata concretezza, con la quale l’intellettuale sardo fa i conti con il crollo del sistema liberale in Italia e con esso il travolgimento del movimento operaio e del proprio campo politico. Un dramma storico che spinge Gramsci ad un’indagine priva di indulgenze sui limiti, gli errori, le astrattezze dell’intero fronte oppostosi a Mussolini. Ma l’indagine non si ferma al contingente dato politico. Gramsci si interroga problematicamente sulla totalità e organicità dei processi storici, sui limiti congeniti dell’intera vita politica italiana, sulla continuità dei suoi vizi, senza tentare di assolvere o fare sconti al suo stesso orientamento politico-ideologico.

I Colóquio Internacional de Filosofia Política & Diversidades, Uberlândia, 25 e 26 de maio 2015.

I Colóquio Internacional de Filosofia Política & Diversidades
Encontro será realizado nos dias 25 e 26 de maio no Campus Santa Mônica

O Programa de Pós-graduação e o Instituto de Filosofia da Universidade Federal de Uberlândia (UFU) promovem nos dias 25 e 26 de maio o “I Colóquio Internacional de Filosofia Política & Diversidades”. O encontro será no Anfiteatro A, do Bloco 5-O, do Campus Santa Mônica. Segundo a organizadora, a professora Maria Socorro Ramos Militão, a atividade se insere em um conjunto de eventos que vêm sendo desenvolvidos na área de filosofia política nos últimos quatro anos.

Os objetivos são proporcionar uma sólida formação filosófica aos alunos de graduação e pós-graduação e intensificar a integração entre eles; oferecer uma formação continuada aos professores do Ensino Médio; promover o intercâmbio dos estudantes e dos pesquisadores da Unidade Acadêmica com a comunidade filosófica brasileira e estrangeira; e consolidar a inserção do Instituto de Filosofia da UFU nos cenários nacional e internacional. Estão programados debates, mesas-redondas, conferências, minicursos e encontros com grupos e núcleos de pesquisa. Entre os convidados, estão  Fabio Frosini (Itália); Rocco Lacorte (Itália); Gianni Fresu (Itália); María Dolores Taramundi (Espanha) e Elsa Marisa Muguruza Dal Lago (Brasil).

PROGRAMAÇÃO

25 de maio

8h30 – Abertura

Dra. Maria Socorro Ramos Militão

Dr. Alexandre Tadeu Guimarães

Dr. Dennys Garcia Xavier

9 h – 11h – Palestras

Mediadora: Dra. Maria Socorro R. Militão

“Marxismo e diversidade”

Dr. Fabio Frosini (Itália)

“Labriola, Gramsci e o materialismo histórico italiano”

Dr. Giovanni Fresu (Itália-Marília-SP)

14h às 17h – Minicurso

Tema: “Fascismo, populismo, povo-nação (o fascismo e a nova política na sociedade de massa)”

Dr. Fabio Frosini (Itália)

17h30 às 18h30 – Sala Bloco U

Encontro Pibid-Filosofia e Profs. Ensino Médio

Local: Sala 1U-134 – Bloco U

Dra. Elsa Marisa Muguruza Dal Lago (IFBA)

19h – 21h30 – Palestras

Mediador: Dr. Alexandre T. Guimarães

“Filosofia política e gênero. O desafio da diversidade e do perigo da desintegração do sujeito emancipatório”

Dra. María Dolores M. Taramundi (Espanha)

“Da mulher ao feminino: erotismo, sexualidade e violência”

Dra. Georgia Amitrano (UFU)

“Africanidades e formação política”

Dra. Maria Socorro R. Militão (UFU)

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26 de maio

8h – 12h

Comunicações

14h às 17h – Minicurso

Tema: “Fascismo, populismo, povo-nação (o fascismo e a nova política na sociedade de massa)”

Dr. Fabio Frosini (Itália)

19h – 21h30 – Palestras

Mediadora: Dra. Maria Socorro R. Militão

“Hegemonia e a questão feminina em Antonio Gramsci”

Dra. Ana Maria Said (UFU)

“A dialética em Hegel e em Marx”

Dr. Rocco Lacorte (Itália)

“Filosofia, educação e interculturalidade”

Dra. Elsa Marisa Muguruza Dal Lago (IFBA)

Encontros com Grupos de Estudos

14h às 15h30

Grupos de Estudos – Direito

Dra. María Dolores M. Taramundi (Espanha)

Auditório do Escritório da Assessoria Jurídica Popular –

Bloco 5V (entrada pela Av. Segismundo Pereira)

16h às 17h30

Grupos de Estudos – Ciências Sociais

Local: Sala 1H-235 – Bloco H

Dra. María Dolores M. Taramundi (Espanha)

17h30 às 18h30 – Sala Bloco U

Grupos de Estudos do Marxismo (Filosofia e Ciências Sociais) Local: Sala 1U-134 – Bloco U

Dr. Giovanni Fresu (Itália)

Dr. Fabio Frosini (Itália)

http://www.comunica.ufu.br/noticia/2015/05/ufu-promove-i-coloquio-internacional-de-filosofia-politica-diversidades

Fascismo e antifascismo. Programa curso pós graduação em Ciências Sociais, Unesp, Marília, 1° semestre 2015.



“Fascismo e antifascismo”.

Programa curso pós graduação em Ciências Sociais,

Unesp, Marília, 1° semestre 2015.
(9 marzo/25 maggio 2015)

(Administrado por Gianni Fresu)

1. Quadro histórico geral. Premissas, desenvolvimento e dinâmicas do fascismo: a Primeira guerra mundial, a crise econômica, o conflito social no “Biênio vermelho”, o nascimento do “Movimento dei fasci di combattimento”.

2. A “Marcha sobre Roma”, o “caso Matteotti”, a instauração da ditadura, a consolidação na década dos anos 30, a Guerra.

3. O fascismo: interpretações historiográficas em comparação

4. A leitura de Antonio Gramsci

5. A leitura de Antonio Gramsci

6. As aulas sobre o fascismo de Palmiro Togliatti.
(Marcos Tadeu Del Roio)

7. O movimento antifascista: desde a secessão do Aventino à crise da década dos anos 30.

8. O movimento comunista em frente ao fascismo: desde o socialfascismo até os Frentes populares.

9. As novas gerações e o fascismo: a fratura entre jovens e regime, o caso Curiel.

10. A guerra de libertação nacional

11. Conexões, afinidade e diferencias entre fascismo italiano e autoritarismo Brasileiro

(Jefferson Barbosa)

12. O pensamento conservador na história do Brasil

(Anderson Deo) .

Milano, 7 marzo 2015, “Eugenio Curiel a settanta anni dalla sua uccisione”.

Sabato 7 Marzo 2015 dalle ore 9,00 alle 13,00 la Sezione ANPI Porta Magenta “Eugenio Curiel” organizza il convegno “La figura e il pensiero di Eugenio Curiel nel 70° della sua uccisione” – Università Statale di Milano, Sala di Rappresentanza in via Festa del Perdono, 7 – Milano.

Presiede:

Ferruccio Capelli;

Saluti Istituzionali

Relatori:

  •  Albertina Vittoria;
  •  Robertino Ghiringhelli;
  • Alexander Höbel;
  •  Gianni Fresu;
  •  Aldo Tortorella.