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14/01/2016, Quarto seminario su A.Gramsci: La sfida dei Quaderni, alle origini delle nostre contraddizioni nazionali.

GRLAB

“Gramsci Lab”

Laboratorio internazionale di studi gramsciani

Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari

 

 

Il Quarto seminario di Gianni Fresu dal titolo La sfida dei Quaderni: alle origini delle nostre contraddizioni nazionali, (che si terrà a Cagliari il prossimo giovedì 14 dicembre 2015, alle 16:00, presso l’ Aula Magna Facoltà ex Scienze Politiche, viale S. Ignazio 78 di Cagliari), si occuperà di questi temi: 

 

  • L’avvio tormentato di un lavoro «disinteressato»             
  • Il trasformismo permanente;                                                                                                                      
  • «Il vecchio muore e il nuovo non può nascere»: esiti regressivi e progressivi delle «crisi organiche».

 

Nel carcere di Turi l’8 febbraio 1929, due anni dopo l’arresto, Gramsci inizia la stesura dei Quaderni. In carcere lo studio è un metodo di resistenza all’abbruttimento intellettuale, strumento di sopravvivenza sia fisica sia politica. Come ha scritto Valentino Gerratana, dalla tensione tra queste due esigenze prendono forma i Quaderni, un lavoro composto di appunti e riflessioni destinati ad ulteriore definizione, eppure di straordinaria ricchezza, tanto da essere ritenuto irrinunciabile per tanti ambiti scientifici molto diversi tra loro. Dalla critica letteraria alla linguistica, dalla storia alla scienza politica, dalla pedagogia al teatro. Un’opera, attualmente, oggetto di studi scienitici approfonditi negli USA, in Inghilterra, Giappone, India, Brasile e Messico  ben più di quanto non lo sia in Italia. Nei Quaderni emerge il rigore politico e insieme la spietata concretezza, con la quale l’intellettuale sardo fa i conti con il crollo del sistema liberale in Italia e con esso il travolgimento del movimento operaio e del proprio campo politico. Un dramma storico che spinge Gramsci ad un’indagine priva di indulgenze sui limiti, gli errori, le astrattezze dell’intero fronte oppostosi a Mussolini. Ma l’indagine non si ferma al contingente dato politico. Gramsci si interroga problematicamente sulla totalità e organicità dei processi storici, sui limiti congeniti dell’intera vita politica italiana, sulla continuità dei suoi vizi, senza tentare di assolvere o fare sconti al suo stesso orientamento politico-ideologico.

Professore di Filosofia politica presso la Universidade Federal de Uberlândia (MG/Brasil), Dottore di ricerca in filosofia Università degli studi di Urbino. Ricercatore Università di Cagliari.